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Il presente sito di Domenico Natale, in linea dal 2017, mira a sensibilizzare le organizzazioni ICT sull'utilità in vari ambiti degli standard internazionali e nazionali dell'ISO, ISO/IEC, CEN-CENELEC, UNI. Particolare rilievo è dato alla Commissione SC7 sull'Ingegneria del software dell'UNINFO, Ente nazionale per le tecnologie informatiche federato all'UNI.
Il principale standard della Commissione SC7 è l'ISO/IEC 25000 dedicato al miglioramento dei prodotti specifici di aziende. La serie ISO/IEC 25000 sostituisce, con abbondanti riferimenti concettuali, terminologici e metrici, la precedente storica serie ISO/IEC 9126, ormai obsoleta, che vide la luce a Torino nel 1991 durante il primo "interim meeting" internazionale dell'Ingegneria del software promossa dall'ISO/IEC JTC1 SC7/WG6.
L'ISO/IEC 25000 mira a stabilire il giusto equilibrio tra l'approccio quantitativo e qualitativo nel processo di produzione digitale di software, di dati, servizi IT nel quadro della qualità del prodotto finale del prodotto e del suo uso reale. E' un framework di raccordo tra le visioni del committente, del fornitore, del progettista e dell'utente. Rappresenta una base conoscitiva e un linguaggio comune a supporto dei piani della "Digital Transformation" e del miglioramento di prodotti/servizi, applicabile in un quadro integrato di governance e management.
Meta-modello del progetto SQuaRE "Software Quality Requirements and Evaluation": requisiti, modelli di qualità, valutazione, gestione e misurazione.
La filosofia dell'ISO/IEC 25000 si basa sulle seguenti finalità fondamentali:
- inquadrare la qualità del prodotto come qualità finale di un sistema ICT che comprende numerosi fattori interagenti;
- porre in relazione il prodotto finale di qualità con i processi o framework adottati nella produzione, possibilmente riusabili;
- rimarcare l'importanza di disporre di modelli di qualità del software e delle banche dati e di terminologie riconosciute;
- incrementare la misurazione della qualità dei prodotti, sollecitando a introdurre valori soglia di valutazione e possibili certificazioni;
- fornire proposte costruttive per mitigare i rischi evidenziati dagli avvertimenti di risk management;
- far aumentare la sistematicità di gestione dei requisiti, del test e della valutazione;
- sottolineare la centralità dell'utente finale e della qualità in uso, in un'ottica di responsabilità sociale;
- aprire la strada della certificazione ai modelli di qualità per ambienti tradizionali e nuove tecnologie.
L’uso operativo di tali standard da parte di esperti qualificati contribuisce ad aumentare la qualità, elevare le competenze digitali del personale, favorire la migliore progettazione e valutazione dei servizi IT di interesse da parte di:
- start up innovative e organizzazioni che offrono servizi di progettazione e consulenza informatica basata sull'utente e sui requisiti del progettista;
- industrie, imprese, banche, assicurazioni e filiere produttive che intendono migliorare l'offerta sul mercato e la razionalizzazione di applicazioni software o di banche dati, in particolare in vista di integrazioni o migrazioni;
- imprese di supporto ad altre imprese, organizzazioni o pubbliche amministrazioni;
- pubbliche amministrazioni e enti pubblici a cui si rivolgono cittadini e imprese;
- organizzazioni di supervisione e monitoraggio della qualità di prodotti digitali, sviluppati in proprio o in outsourcing.
I campi di applicazione riguardano:
- diversi domini applicativi, ognuno con diverse priorità di intervento;
- applicazioni tradizionali o innovative, comprese elaborazioni di sistemi basati su device IoT con dati che vengono conservati per ulteriori elaborazioni al fine di disporre di dati di qualità e andamento di serie storiche.
La conoscenza dei modelli di qualità proposti dagli standard può essere utile ai gruppi di Innovazione Intersettoriale e di Governance, nel programmare azioni di miglioramento dei sistemi software e delle banche dati, con particolare attenzione ai prodotti di "Core business" dell'organizzazione.
Alcuni di questi argomenti sono stati oggetto di approfondimento della Tavola Rotonda ISO 25000 che si è tenuta a Roma il 30 ottobre 2019 sull'evoluzione dei modelli di qualità del prodotto servizio.
Alla tavola rotonda hanno partecipato rappresentanti di aziende del settore affrontando varie tematiche:
- applicazione dello standard per la definizione dei requisiti, il testing e le misure per il miglioramento della qualità;
- stato dell'arte dell'ISO/IEC 25000 e orientamenti verso le nuove tecnologie;
- orientamento sull'accessibilità e usabilità del web e delle app (Legge 4/2004 e rispettive Linee guida);
- studi sui dati, i big data e l'applicazione del GDPR;
- raccolta di esperienze di associazioni e imprese;
- casi di certificazione di software e banche dati.
Tra tutte le caratteristiche di qualità trattate emergono l'idoneità funzionale, l'usabilità e la sicurezza, la comprensibilità dei dati, l'accuratezza semantica e la qualità finale, la fruibilità di un sempre maggior numero di servizi digitali. Nell'ambito dell'usabilità spicca l'importanza dell'accessibilità del web alle persone con disabilità. E' stato dato grande rilievo alla progettazione e valutazione della qualità, nell'ottica di interoperabilità dei sistemi, interscambio e integrazione di dati e formati, fornendo anche nuove prospettive di sviluppo, auto-valutazioni e valutazioni indipendenti di conformità e certificazioni, formazione del personale e del management. I dati, e il data management, sono stati visti come punto di arrivo dell'applicazione del software e dei servizi IT, come finalità essenziale della scienza informatica.
Nel presente sito sono riportate esperienze maturate nel campo operativo di aziende, in ambito internazionale degli standard ISO e nell'ambito della commissione italiana UNINFO "Ingegneria del software" UNI/CT 504. Le presenti esperienze sono condivise con altri siti specialistici del settore
Il know-how sul presente tema è promosso e supportato, tra altri, dall'UNINFO - Ente di normazione federato all'UNI e fu avviato alcuni anni fa dal sito culturale personale non-profit Mondomatica in rete dal 2000
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